Dalla Bolla Speculativa alla Bandiera Blu



Dalla bolla speculativa alla Bandiera Blu.
Ci vuole un'altra Europa.

E' almeno un decennio che assistiamo a crisi finanziarie più che economiche, un po' in tutto il mondo capitalista, dall'America all'Europa, dall'Asia all'Africa.
I commenti principali attribuiscono a queste crisi la natura della "bolla speculativa".
A ben vedere, pare proprio che dietro questa lunga ondata di negatività che travolge le borse di tutto il mondo, ci sia un progetto sottile e perverso ordito dall'intreccio delle lobby economiche e politiche.
Impoverire gli Stati, scaricando il peso della crisi sui contribuenti è il modo migliore per mettere le mani sui patrimoni degli stessi: sul patrimonio ambientale come su quello immobiliare.
Pensiamo a quello che accade in Grecia e a come questo paese potrà porre rimedio a scelte politiche disastrose, fallimentari, a una situazione debitoria da bancarotta. E siccome il debito dello Stato è nei confronti dei contribuenti, è agli stessi che si chiede il sacrificio di alleviare questa pena. Come? Semplice. Aumentando la pressione fiscale. E' come se, avendo un debito e non potendolo onorare, dicessi al mio creditore "non ti posso pagare, ma se mi fai ancora credito farò in modo di darti un acconto". Che farsa!
Non solo. Come se non bastasse se prima il creditore era il mio condominio, ora ho chiesto credito anche ad altri condomini. Altro debito. Un debito che dovrà essere onorato necessariamente. Non come si fa con il proprio condominio di cui si è l'amministratore e ai quali si impone - magari con l'inganno della politica partecipata, della democrazia - l'ennesimo salasso.
E quindi: come onorare questi altri debiti? Chi sa, forse garantendo il debito (a questi nuovi soci terzi, di diritto e di forza) con il patrimonio pubblico. Che ne so, magari dando la possibilità di investire in casa propria, aprendo sempre più le porte a interessati investitori e a condizioni di mercato favorevoli, ben oltre le regole del mercato stesso. Magari facendo in modo che la moneta di riferimento si svaluti quanto basta per facilitare certe operazioni.
La Grecia, come e forse più dell'Italia, ha un patrimonio naturalistico fatto di migliaia di isole e di coste incontaminate, nella vegetazione, nell'aria, nelle acque e nel suolo.




In Italia, in Puglia, dalle nostre parti, la Bandiera Blu 2010, assegnata dalla Fondazione per l'educazione ambientale, tra le altre località è andata a Polignano a Mare e a Ostuni. Un tratto di mare di circa 50 km. in mezzo al quale si trova la terra d'Egnathia, tra Fasano e Monopoli, che non hanno la bandierina, ma che in compenso hanno i Resort cinque stelle lusso tra i più prestigiosi del Mediterraneo. Roba da
Shaykh! Molto, fin troppo per il turismo d'élite e quasi nulla per tasche più modeste. Nemmeno per quelle locali a cui si è sottratto anche la possibilità di andare al mare a casa propria.

E pensare che a volte le stesse Lobby che ordiscono l'impoverimento delle masse e l'arricchimento delle élite (niente spiagge popolari per far posto a quelle di lusso), pretendono di osare ben oltre il limite della decenza e della sopportazione, sembra quasi contro i loro stessi interessi, lasciando che si permetta il carotaggio del fondale marino per trovare l'oro nero: nero come la morte. La stessa morte che in questi giorni soffoca i mari del Messico e degli States con una marea nera grande quanto il Mediterraneo.








Come conciliare crisi economica, caduta delle borse, svalutazione della moneta, debito pubblico, disoccupazione, precarietà, pressione fiscale, carotaggi in mare, ambiente, Resort 5 stelle lusso, la speculazione finanziaria e quella del mattone?
Forse ci vuole più Europa, un'altra Europa, un Europa che non sia solo monetaria, ma culturale, politica, un Europa che parti dal basso, che la smetta di fare la bella addormentata, che non pensi solo a mercificare gli individui e i beni comuni. Ci vuole un Europa che nei suoi processi coinvolga il suo popolo e che pensi ad un nuovo modello di sviluppo, un modello che faccia a meno degli speculatori, nascosti nelle pieghe dell'attuale sistema economico finanziario e politico, vecchio, stantio, fallimentare. Ci vuole un Europa che pensi alle future generazioni.


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