Mia Madre. Miniserie Rai firmata Ricky Tognazzi girata a Fasano


Foto: Chicco Saponaro - Tognazzi alla macchina da presa

Mia Madre”: a Fasano, miniserie Rai firmata Ricky Tognazzi
Mestranze locali all’opera sul set: racconti e anticipazioni

Dal 3 all’8 maggio scorsi è stata girata tra Fasano, Cisternino e Ostuni, la miniserie “Mia Madre” che andrà in onda su Rai1. Una produzione “Ellemme Group Spa” diretta da Ricky Tognazzi, un film che annovera tra i protagonisti Bianca Guaccero (Il bene e il male, Capri), Marco Cocci (Medicina generale 2, Baciami ancora) e Primo Reggiani (Ris Roma).

Si tratta di una storia che i nostri genitori e ancor più i nostri nonni hanno vissuto di persona: andare al nord in cerca di fortuna. Un racconto fatto di emigrazione, di lavoro, di fabbrica, scandito dalle difficoltà di un “terrone” durante la sua integrazione al nord, lontano da casa. Da un paesino della Calabria, dove del boom economico non se ne ha traccia, a Torino, dove si può nutrire la speranza di una vita più dignitosa. In quella città sabauda in cui il boom economico lo si percepisce già solo guardando i palazzi. Torino è la città prescelta per cominciare una nuova vita, per Uccio e per la sua famiglia, che lo raggiungerà non appena le condizioni lo permetteranno. Ma lì al nord la vita è fatta di nebbia, quella che viene dal Po e quella dei lacrimogeni lanciati dai poliziotti contro gli operai davanti alle fabbriche. In città la casa è una stanza, con le pareti lucide si, ma piccola come quella in Calabria, e per mettere da parte i soldi ci vivono due famiglie. Per la dignità dei familiari, in fabbrica Uccio accetta il lavoro duro, i doppi turni, rinuncia ai diritti e a rivendicarli, e finisce emarginato dai compagni come un crumiro. Non raccontiamo altro. Non fosse altro che per non rovinare la sorpresa.

Paolo Pugliese - Ricky Tognazzi
Una scena nel treno








Vogliamo dar notizia, invece, della storia recente, quella delle maestranze locali che hanno rivestito un ruolo chiave per la realizzazione di “Mia madre”. E' il caso di Chicco Saponaro, fotografo professionista e collaboratore di Graffio, scelto tra i tanti aspiranti fotografi di scena giunti da tutta la Puglia, grazie al suo estro e ai tanti anni di duro lavoro che lo hanno trasformato in un grande artista e professionista. Un lavoro che oggi, nonostante l'indifferenza e la discriminazione della città, comincia a dare i suoi frutti. Ma questa è un’altra storia e se pur simile a quella dei protagonisti del film la racconteremo un’altra volta. Ci sono poi le comparse Floriano e Gloria Mola, Giusy Barletta e Paolo Pugliese, giovane imprenditore fasanese titolare di Quevia, agenzia di pubblicità. «E' stato un piacere conoscere Tognazzi – racconta Paolo - vederlo all'opera, con il suo cappello e barbetta bianca, e quando gridava: Motore azione! Sono esperienze davvero che non si dimenticano. Poi ho visto recitare Bianca Guaccero, che oltre ad essere una bellissima ragazza è molto brava». Paolo veste i panni dell'immigrato che torna a casa per le vacanze a bordo di una Fiat 1500. Sul set si comincia a lavorare dalle 6.30 del mattino, in genere fino alle 20 di sera, ma a volte anche oltre la mezzanotte. «Una scena – conclude Paolo - l'abbiamo addirittura ripetuta 15 volte, eravamo stanchi ma ci siamo divertiti un mondo». 

Giuseppe Vinci



La partenza del treno
Bianca Guaccero - Giusy Barletta







Graffio Anno II n.10 - 21 maggio 2010

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