ACQUA PER LA VITA








ACQUA PER LA VITA

Il 2010 è l'anno di medio termine ( Res. 64/198 Onu) per il Decennio Internazionale di Azione "Acqua per la Vita 2005 - 2015", International Decade for Action 'Water for Life' 2005-2015 (Res.58/217 Onu) . A queste Risoluzioni  adottate dall'Assemblea Generale dell'Onu si aggiunge la Res. 59/228 che fissa per il 22 marzo di ogni anno la Giornata Mondiale dell'Acqua,World Water Day .  
Con queste e altre Risoluzioni Onu, a livello internazionale, l'Acqua è riconosciuta come bene universale, diritto umano inalienabile, elemento fondamentale per scradicare la fame e sostenere lo sviluppo e l'integrazione delle popolazioni più povere, per migliorare la qualità della vita e della salute. 
Sulla spinta delle risoluzioni Onu sono innumerevoli le iniziative dei governi di ogni stato per promuovere e diffondere la cultura dell'acqua come bene inalienabile, fonte di progresso e prosperità delle genti, per rendere il servizio idrico di interesse pubblico.
Allo stesso tempo, quasi come se ci si trovasse in un altra dimensione, in un altro mondo, in Italia il governo con l'art.15 del D.L. 135/09 cede completamente l'acqua e i servizi annessi nelle mani dei privati.
Fa eccezione, prima fra tutte, la regione Puglia che con delibera del 4 febbraio 2010 ha approvato il Disegno di Legge (regionale) per la ripubblicizzazione dell'AQP (Acquedotto Pugliese) definendo l’acqua un "bene comune e un diritto umano universale", il servizio idrico come "servizio di interesse regionale privo di rilevanza economica" e nel contempo decidendo di impugnare presso la Corte Costituzionale il provvedimento legislativo in quanto lesivo delle prerogative assegnate dalla Costituzione alle Regioni.
Si tratta per la Puglia di conseguimenti politici e culturali di fondmentale e primaria importanza poichè mettono innanzi alle scelte politiche la partecipazione democratica della collettività per la condivisione dei beni comuni.

A partire da sabato 24 aprile è partita in tutta Italia la campagna di promozione referendaria "L'ACQUA NON SI VENDE" con tre quesiti per l'abrogazione della legge con cui si cede l'acqua al mercato.


Commenti

Anonimo ha detto…
Bene ha fatto la Regione Puglia ad impugnare il D.L....di sete si muore! Dove vogliamo arrivare? Vogliamo eliminare le fontane pubbliche? Vogliamo garantire l'acqua solo a chi paga? E chi non può pagare cosa dovrebbe fare?
Piuttosto, considerato che l'acqua è una risorsa di primaria necessità per la sopravvivenza ed, inoltre, una risorsa scarsa, a livello centrale potrebbero sollecitare le Regioni ad attuare politiche di vario tipo per limitare il consumo superfluo di acqua.
Giacomo Mileti
giuseppe vinci ha detto…
Certo necessita recuperare modelli comportamentali improntati alla sobrietà. L'acqua è un bene prezioso e spesso scarso. Come è per ogni bene prezioso anche l'acqua va custodita e utilizzata con attenzione e parsimonia.
Ad esempio una bacinella nel lavello per recuperare l'acqua, utile per gli scarichi, non sarebbe male, tanto per cominciare...
Ma ci sono anche strumenti che hanno costi accessibili a tutti per limitare gli sprechi.
Ne parleremo più avanti.

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