Disobbedire alla menzogna fa bene alla coscienza. Contro il bavaglio.



"Ciò che tutti noi vorremmo è una disobbedienza civile di massa. Ma questa non può essere forzata. Deve essere spontanea, per meritarsi tale nome e avere successo".                                                            M.K. Gandhi

Il DDL Alfano, meglio conosciuto come DDL bavaglio, è una anomalia tutta italiana.
Non esiste paese democratico al mondo che abbia mai fatto ricorso ad un simile strumento per tutelare lo spazio privato di ogni cittadino!
Questo genere di provvedimento lo ritroviamo in quasi tutte le dittature, come in IRAN, Libia, Birmania, Thailandia, e come accadeva nel Cile di Pinochet, nella Germania Nazista e nell'Italia Fascista. Si metteva il bavaglio alla magistratura e alla carta stampata per far si che la gente fosse allo scuro dei crimini di stato.

Quando il duce si affacciava in piazza Venezia per i suoi discorsi oceanici, veniva celata la verità su come la piazza si riempiva. Ciò non accadeva solo a Roma, è accaduto anche dalle nostre parti, in tutte le piazze italiane e non solo con la presenza del duce, ma anche con i suoi gerarchi.

E' auspicabile che i più giovani, a cui sfugge la testimonianza diretta di cosa sia stato il fascismo e la dittatura, avessero la possibilità di conoscere qualche superstite del fascismo come lo sono stati mia madre e mio suocero, per sapere da loro cosa era il bavaglio. Un auspicio un po' utopico viste le attuali riforme dei programmi scolastici in stile neo-revisionista.
La gente veniva trascinata a forza in piazza, con propaganda e intimidazione, per applaudire e per gridare viva il duce. In caso contrario oltre al manganello gli toccava come minimo il ritiro della tessera del pane.



Oggi, certa politica (parola ormai svuotata del suo senso e che farebbe rigirar Platone nella tomba), ha avuto la capacità di fare a meno della violenza e del ricatto fisici per riempire le piazze. Grazie alla manipolazione delle coscienze, grazie al lavaggio del cervello adoperato con il vero bavaglio, quello omeopatico e indolore imposto con le televisioni, la gente scende in tutt'altra piazza ornata di ricchi premi e cotillons, ad osannare falsi profeti.
Oggi anziché ritirare la tessera del pane (a proposito che fine ha fatto il bonus per i poveri?) questo governo vergognoso e traditore del mandato popolare, taglia, taglia la spesa pubblica, soprattutto quella che interessa i servizi essenziali come scuola e sanità per finanziare scuola e sanità gestite dalle lobby e dalle multinazionali, il tutto con i contributi del popolo.
Questo governo, da una parte parla di federalismo e autonomia (un'ossimoro), dall'altra fa leggi che impongono alle regioni scelte economiche di segno esattamente contrario allo spirito del federalismo. Questa è becera demagogia e quindi violenza.

Oggi, la violenza, come dicevo, non è più solo quella fisica, come quella usata contro gli aquilani, che emerge facilmente e reca immediato allarme ed è quindi rischiosa per la sopravvivenza del regime. Oggi la violenza ha acquisito forme più subdole e allo stesso tempo più pericolose.
Riporto a questo proposito le parole di Gandhi.
“Nessuno potrebbe essere attivamente non-violento e non insorgere contro l'ingiustizia sociale in qualsiasi modo e luogo si manifesti”.
Il DDL Alfano è una forma vera e propria di violenza.
Se il vero interesse del governo fosse stato quello di tutelare la riservatezza della gente, avrebbe potuto migliorare la legge sulla privacy, costringendo che la viola a pene più severe, invece di mettere il bavaglio alla giustizia e all'informazione. E invece è avvenuto demagogicamente il contrario!

Cosa sapremmo ad esempio della P2, di Anemone, di Scajola, di Riina, della stragi di Falcone e Borsellino e di tutte le altre stragi, comprese quello di stato? Ora nulla più sapremo delle truffe alimentari e dei traffici di armi e di droga, nulla sapremo del traffico delle sostanze tossiche e di che fine tutto questo farà. Come non sapremo in presenza di una truffa alimentare cosa finisce nei nostri piatti. A me questa Italia non piace affatto e voglio cambiarla. Voglio un Italia consapevole e cosciente e soprattutto libera di scegliere, a cominciare da chi deve rappresentarci.


Che vergogna! E che amarezza, nel vedere quelli più giovani di me talmente addormentati da non rendersi conto del tranello che si nasconde dietro questo DDL e altri ancora, come quello che ha abrogato l'Art. 18 dello statuto dei lavoratori.
Questo stato di cose mi preoccupa. Mi preoccupa sapere che anche i più giovani educati a pane e Grande Fratello, condito con un pizzico di Amici di Maria e per digestivo un po' di Emilo Fede, sono incapaci di andare oltre una alimentazione fatta di pane e pappagallo.
Dov'è la coscienza critica? Dov'è il ribollir del sangue che muove la gioventù?
Vedo tanti ragazzi, giovani nella forma e vecchi nell'essenza assuefatti a stereotipi e convinzioni elaborate da altri tranne che dalla loro coscienza.
Chiudo ancora con le parole di Gandhi.
“La resistenza passiva è il metodo per salvaguardare i diritti mediante la sofferenza personale; è l'opposto della resistenza armata. Quando rifiuto di fare una cosa che urta la mia coscienza personale, uso la forza dell'anima. Per esempio, il governo del giorno ha approvato una legge che è applicabile a me. Essa non mi piace. Se usando la violenza costringo il governo ad abrogare la legge, uso una forza come quella del corpo. Se non ubbidisco e accetto la pena di questa infrazione, uso la forza dell'anima”.
Questa Italia scivola lentamente e omeopaticamente in una subdola dittatura con indosso la maschera della libertà.
Vi saluto con un esrtazione, l'esortazione all'esercizio della disubbidienza civile, affinché non venga calpestata la dignità e l'anima di ogni uomo!

Giuseppe Vinci


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