Da vittime a carnefici. Dov'è il popolo della Torah?




Da vittime a carnefici.
Dov'è il popolo della Torah?

Nel Mediterraneo si consuma l'ennesima intolleranza tra gli uomini, la stessa che rese schiavo il popolo della diaspora.

Quanto è accaduto avanti ieri nel mediterraneo non ha pari nella storia dello stato di Israele.
La flottiglia di pacifisti del Free Movement for Gaza, che alle prime ore dell'alba si avvicinavano alle acque territoriali dello stato d'Israele, è stata violentemente attaccata. Una vera e propria azione terroristica. Un'azione terroristica di stato. Lo stato d'Israele.
Quello che dal punto di vista umanitario è un atto vergognoso, degno di uno stato fascista, reazionario, dal punto di vista della politica internazionale è paragonabile a un atto di pirateria, un'azione terroristica. Il tutto è accaduto nelle acque internazionali e senza che ce ne fosse un vero motivo. Si trattava, infatti, di una flottiglia di pacifisti e quindi di uomini e donne, giornalisti, medici e attivisti pacifisti disarmati. Si recavano a Gaza per disporre gli aiuti umanitari a una popolazione ormai isolata e priva delle risorse minime basilari per la sopravvivenza.
Lo stato d'Israele, ad esempio, non si è preoccupato minimamente di verificare quanto trasportato dalla flottiglia. Non ha pensato di assicurarsi che si stesse trasportando merci umanitarie. Non ha chiesto di verificare, ha attaccato e basta. Ferocemente.
Nell'attacco sono morti decine di attivisti del movimento. Una colluttazione corpo a corpo tra uomini armati e operatori della pace che si sono inutilmente difesi come possibile. Decine gli arrestati e deportati in Terra Santa come in un rapimento, senza tener conto degli accordi internazionali.
L'alto commissario dell'Onu per i diritti umani Navi Pillay denuncia l'accaduto. L'Ue ha chiesto a Israele di aprire un'inchiesta. Anche la Casa Bianca ha espresso profondo rincrescimento per l'accaduto. L'Italia e Gerusalemme, al contrario, hanno dichiarato che l'azione umanitaria è stata una azione provocatoria premeditata e che l'attacco è più che giustificato. Ma dalla Farnesina c'era d'aspettarselo, non sono nuovi a queste posizioni autoritarie. Anche se dopo le proteste della società civile italiana a cui si è accodata l'opposizione, il ministro Frattini ha deplorato l'accaduto.
Questi nostri ministri sbadati... sempre in ritardo!
Moni Ovadia, artista, ebreo italiano sta con il popolo palestinese . “Proprio perché – dice - è dovere di ogni ebreo stare con le persone che soffrono a causa delle ingiustizie da qualunque parte esse vengano”. “E' una questione di dignità umana – continua – perché per essere ebrei bisogna innanzitutto essere degni della condizione umana, essere uomini universali, diversamente non potrei essere ebreo”.
Gli stessi giornali e telegiornali, salvo rari casi, all'avanzare delle notizie, difronte alla gravità degli eventi, non riescono ad esprimere l'accaduto per quello che è, sembrano presi dalla sindrome della pavida prudenza, tesi a non turbare il potere.


Guardando ai fatti accaduti, al popolo interessato - quello ebraico - il popolo della diaspora millenaria, il popolo della Torah, delle 613 Mitzvòt, i precetti che ogni ebreo deve osservare; guardando alla storia passata e recente di questo popolo vittima della violenza, del pregiudizio, dell'intolleranza, del razzismo, fa specie pensare a come negli ultimi 50 anni si rapporta con il mondo, con gli altri.
E' amaro constatare che millenni di saggezza, come quella salomonica, d'insegnamenti sacri, come quelli della Kabbalah, improntati alla conoscenza del divino, all'amore per l'altro, alla non violenza (le Tavole della Legge sono quanto di più indicativo), questo popolo, il popolo della Shoà, il popolo del deserto, il popolo dell'Alleanza, il popolo dei giusti (Chasidei Umot HaOlam ), che ha saputo tollerare umilmente ogni forma di violenza, il popolo che ha fatto della giustizia divina la sua giuda per realizzare la giustizia in terra, si sia trasformato da vittima, in carnefice, senza attendere nemmeno di aver avuto ragione, non dal dio, ma almeno dalla storia di questi ultimi giorni, in cui non c'era alcunché da difendere.
Viene da chiedersi se è questo l'insegnamento dei maestri (rav), da Abramo, passando per Moshe e i profeti, per arrivare a Yoshua ben Yussuf ben David e per finire ai martiri del Nazifascismo, se è questo l'esempio da dare all'umanità affinché il popolo del Signore, il popolo della Legge Sacra, venga riconosciuto come tale e realizzi nel Signore ( JHWH) l'umanità intera.

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